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W Moby !!!

Faccio pubblicità gratuita ad un musicista che mi piace – ho diversi CD – e che ha avuto un’idea spettacolare. Parlo di Moby e di www.mobygratis.com. Bene, per consentire a chiunque voglia – studenti, film maker indipendenti, amatori del video ecc, ecc – di avere una colonna sonora di qualità nel proprio clip o film, Moby ha attivato un sito web, mobygratis.com per l’appunto, che permette di selezionare i brani dell’autore che si vuole utilizzare e chiederne la licenza. Nel giro di una giornata, con una simpatica mail, si riceve la risposta con un link per il download della musica in formato ad alta qualità usabile per il proprio progetto video.

L’idea è bella perchè chi usa l’audio si ritrova un pezzone – cosa che conta – e Moby si fa una bella pubblicità (Tra l’altro nella lettera di licenza si chiede di caricare la propria produzione su un apposito gruppo di vimeo). Chissà se ci sono altri autori che fanno cose simili. Chissà poi cosa ne pensa la SIAE…

Nel frattempo, il mio video eccolo qui… che barba è ancora un video di volo!

Come far funzionare Vltools 2011

La nuova versione del programma per gestire il dati e le configurazioni dei variometri Digifly é straordinariamente potente ma per farla funzionare ci vuole qualche a accorgimento.

Innanzi tutto se il firmware del variometro non é aggiornato é impossibile effettuare il collegamento con il pc. L’operazione é semplice e ben documentata nel PDF che accompagna il firmware: bisogna scaricare il pacchetto di aggiornamento dal sito digifly, scompattare il file .exe, collegare il variometro con il cavetto seriale/USB e accendere il vario in modalità aggiornamento (ovvero premendo il tasto «menù» e quindi il tasto «on/off» per qualche secondo) e quindi avviare il programma di installazione del firmware.
Nota: l’aggiornamento, che dura circa cinque minuti, non cancella in log dei voli e le configurazioni personali.

Una volta che il vario é aggiornato (e lo si riconosce subito andando nella funzione menù vltools dove compaiono quattro nuove voci) é possibile collegarlo al pc e usare il programma Vltools 2011. Il nuovo programma di gestione offre tantissime funzioni e miglioramenti, come la possibilità di scaricare i vecchi voli già in un formato Google earth funzionante, o la realizzazione di profili audio personalizzati (in pratica e´ possibile decidere come suona il vario per ogni valore della variazione di velocità verticale) e tanto altro. Ovviamente bisogna stare attenti alle funzioni per caricare e scaricare la configurazione del vario per evitare di cancellare tutte le impostazioni (meglio fare prima il download, correggere e poi fare l’upload).

Dopo l’aggiornamento del firmware ho provato pero’ un momento di panico: il variometro e’ silenzioso! Non c’é verso di farlo beepare alzandolo e abbassandolo, funziona tutto ma é muto: ma a che serve un vario muto? La spiegazione é semplice: é stata aggiunta una nuova funzione (ovviamente disinseribile) che rende il vario silenzioso fino a che il volo non inizia. É un’ottima cosa, che renderà i prati dei decolli finalmente silenziosi ma, essendo nascosta nella documentazione, non l’avevo vista e ho passato un brutto quarto d’ora.

Linzone

Ecco, questo è un altro dei posti fantastici che ho avuto la fortuna di scoprire vicino a casa: si tratta di un monte – 1392 m – delle prealpi bergamasche da cui si gode un panorama fantastico. Quando dico vicino a casa voglio dire che – traffico permettendo – in un’ora e un quarto di auto da Milano e un quarto d’ora di passeggiata se ne raggiunge la cima. Cosa aspetta chi arriva: un breve filmatino da vedere, se possibile, in hd dice tutto.

Data della ripresa 13/11/2011

Come foglie al vento

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Il volo libero è filosofia teorica e applicata, chi ha letto Il gabbiano Jonathan Livingston, sa di cosa parlo. Una tra le cose piú intriganti che si imparano, o forse che sono prerequisito a chi si avvicina a questa disciplina, è la capacità di accettare. É importante capire che accettare non ė arrendersi: é semplicemente rendersi conto in modo completo dello stato delle cose, trovando una personale interpretazione alle situazioni.

Chi vola sa che, quando si é decollati, si é completamente in gioco: non ci si può fermare quando si vuole, parcheggiare il mezzo a lato é una “non possibilità”. Si può solo atterrare. Decollando ci consegna a forze impalpabili e potenti al tempo stesso, si diventa foglie al vento. Foglie si ma con una propria volontà e proprio l’equilibrio tra questa volontà e le forze esterne rende possibile arrivare a terra incolumi.

Chi vola sa che non sempre si può volare, sa che è frequente fare un’ora o due di guida in automobile – premessi dal lavoro, centinaia di chilometri, benzina, caselli, curve e tornanti – per scoprire che una cappa di nebbia o un vento, improvvisamente sbilenco, rende impossibile il decollo. Non è che si sia sprovveduti: si studia il meteo, ci si organizza in auto, si guardano le webcam, si telefona ai navettari… ma poi si arriva e, niente da fare, si torna a casa. Magari si aspetta per un’oretta il miracolo, intanto si chiacchera o si beve una birra, poi ce ne si fa una ragione: “si vede che non era la giornata giusta”. Non è che non si sia delusi, ma nulla a che vedere con scene di isteria ai semafori se, allo scattare del verde, si aspettano più di 80 centesimi di secondo.

Accettare di non essere il centro dell’universo, accettare l’inevitabilità delle cose e scoprire sè stessi e gli altri: se questo non è Zen, che cos’è?