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Ghiaccio

Camminare su un lago ghiacciato rende un po’ inquieti: il dubbio sull’effettivo spessore della crosta e sulla sua capacità di reggere il peso, dà ad ogni passo il sapore di una scommessa. Più volte ho avuto l’occasione di provare questi brividi sul lago di Braies, ovviamente in pieno inverno. Il lago é in una piccola valle, ad alta quota, in una zona dove le temperature non salgono mai sopra i meno dieci e la coltre di neve supera i due metri. Insomma, ci si potrebbe passare in sicurezza con un tir e la camminata avviene sempre in un bianco silenzio con la paura che monta auto indotta in questo paesaggio alla Shining.

Ben altra cosa é passeggiare sul lago di Endine. Per cominciare si rimane spiazzati dallo scoprire questa meraviglia vicino a casa: non é mica il laghetto di una cava, é più come un lago di Como in miniatura. Poterci camminare sopra fa sentire di avere poteri sovrannaturali. Superata l’emozione iniziale ci si accorge però di un nuovo prodigio: il lago suona. Non scherzo. La superficie ghiacciata, sottile e libera dalla neve, diventa la membrana di un enorme tamburo. Le crepe che si formano per il ciclo di riscaldamento diurno risuonano amplificate e distorte e sembrano una continua e lontana battaglia combattuta con le pistole laser di guerre stellari.

Questa meraviglia gelata mi ha confermato poi che raramente le cose sono come sembrano e che i cambi di prospettiva sono rivelatori. É vero che il ghiaccio é bianco se visto da vicino ma dall’alto é un’altra storia: é quasi indistinguibile dall’acqua. Come lo so? Ovviamente perché, in spregio a tutte le ordinanze, ci sono atterrato sopra in quello che, al momento, é veramente il piú bel volo che abbia fatto.

Tramonto non convenzionale

Un paio di giorni fa ho assistito al tramonto della Luna, in una di quelle mattine che i cieli della Lombardia sono così tersi e azzurri che nemmeno Manzoni li ha visti così. Per fortuna telescopio piccolo era abbastanza accessibile nell’armadio e sono riuscito a scattare una foto: non sarà il massimo però si vede il pallone scendere dietro Punta Berretta Del Vescovo, che da San Giuliano Milanese dista 120Km e un tot. Come faccio sa sapere che è proprio Punta Berretta del Vescovo? Grazie al bellissimo progetto di gusme.it

Controllo!

E così mi sono guadagnato una bella vacanza dal volo per qualche giorno: ho abortito un decollo fronte vela e mi sono procurato una bella distorsione. Nulla di che, a parte che fremo per tornare a volare. La dinamica é presto detta: non ho frenato a sufficienza la vela dopo essermi girato e aver iniziato a correre; così la vela mi é un po’ passata davanti. Chi assisteva al decollo si é comprensibilmente allarmato e mi ha gridato di fermarmi senza rendersi conto che tutto si era già risolto e che avevo preso a volare… Niente da recriminare dire dato che si tratta di attimi… Sta di fatto che non é così banale fermarsi mentre sei in volo su un pendio: l’impatto é stato un po’ violento e mi é costato la caviglia. Su, su, su, controllo!