Il diritto alla libertà religiosa non è né la licenza morale di aderire all’errore, né un implicito diritto all’errore, bensì un diritto naturale della persona umana alla libertà civile, cioè all’immunità da coercizione esteriore, entro giusti limiti, in materia religiosa, da parte del potere politico. 2108 Cat.
Mi è consentito di non essere perseguitato per le mie idee, però non posso che sbagliare. Ora che non devo più essere obbediente e sottomesso ai capi della Chiesa e appartengo solo a me stesso – e a chi decido io – posso rispondermi.
Enrico IV? No grazie, a Canossa non ci vado!