Che io sia un geek è difficile nasconderlo e spesso capita che una passeggiata all’ora di pranzo si trasformi in una seduta di shopping di beni tecnologici.
Ieri non ho saputo resistere alla curiosità di vedere in azione questa penna digitale IrisNote 1.0. Che cos’è? E’ una penna, con tanto di refill mini a inchiostro per scrivere o disegnare sulla carta, come qualunque altra biro concorrente. Ma è anche uno “stiletto” da graphic pad: la sua posizione sulla carta viene triangolata e registrata da un apposito sensore che trasforma ogni superficie scrivibile appunto in tavoletta grafica. Il puntamento è precisissimo e qualunque segno di scrittura o disegno è perfettamente tracciato. Il sensore funziona sia collegato al pc attraverso la porta USB da cui riceve anche la ricarica, sia in modalita offline.
Nel primo caso il funzionamento è in tutto e per tutto quello di un sistema di un pen-mouse: cad, grafica, servizi di annotazione come OneNote e servizi tablet possono essere usati con profitto.
Nella modalità offline il sistema registra pagine e pagine di appunti nella memoria interna (si dice fino a cento pagine) e solo in un secondo momento è possibile scaricare gli appunti nel proprio computer.
Si vabbé ma per farci cosa? Oltre all’ovvia archiviazione degli scarabocchi e disegnini, inviabili comodamente anche per email, si può usare il software di riconoscimento della scrittura e trasformare tutto in un documento di testo, editabile a piacere. La cosa stupefacente è che funziona davvero: la mia grafia è veramente pessima eppure tanto OneNote quanto il software fornito assieme alla penna, MyScript Note, interpretano correttamente tutto…. e dico tutto.
L’oggetto costicchia: ben 129 euro, ma la magia li vale tutti. Ora l’ho regalato a mia moglie sperando che debba più digitalizzare le cartelle dei pazienti o gli appunti delle conferenze. Comunque la vera fan di IrisNote è mia figlia a cui non sembra vero di disegnare direttamente sul computer: ecco io suo Ben 10 in versione 2 x 2.